Nel corso della mia esperienza professionale ho sempre cercato di affrontare il più possibile progetti che fossero in grado di coniugare discipline diverse, con l’obiettivo di sperimentare sempre di più e accrescere le mie competenze.
Lungo il mio percorso ho avuto la possibilità di prendere parte ad esperienze multidisciplinari tra loro molto diverse, nella cui realizzazione sono stata coinvolta insieme a professionisti di ambiti anche piuttosto lontani da quello in cui lavoro.
Confrontarsi con progetti che nascono e si sviluppano in maniera multidisciplinare e trasversale è un modo molto stimolante per mettere alla prova le proprie conoscenze e sviluppare nuovi modi di rapportarsi al processo di lavoro. Proprio per questo motivo ho sempre cercato le occasioni per contaminare le mie competenze con quelle di persone e di professionisti che quotidianamente lavorano in ambiti anche molto diversi dal mio, dalla comunicazione scientifica alle risorse umane, dalla tecnologia alla narrazione audiovisiva.
Nel marzo del 2014 sono stata tra i 43 professionisti provenienti da tutto il mondo, selezionati per partecipare al progetto Tribeca Hacks – Story Matter, hackathon organizzato dalle Digital Initiatives del Tribeca Film Institute e dal Cine Globe del Cern di Ginevra con l’obiettivo di esplorare nuovi modelli di storytelling nel campo della comunicazione della scienza.
Insieme ad un team multidisciplinare di altri sei professionisti, ho avuto modo di ideare un progetto di storytelling incentrato sul concetto di emergenza, comune a discipline artistiche, scientifiche, filosofiche, sociologiche, inteso come il meccanismo per cui sistemi complessi si vanno a formare attraverso l’interazione di elementi più semplici.
Tutti i gruppi coinvolti nell’hackathon hanno lavorato sulla ricerca di un sistema narrativo volto a valorizzare le emozioni di chi “ascolta” la storia. Ne sono usciti una serie di progetti che hanno fatto della contaminazione e dell’innovazione il loro punto di forza.
Ho sempre saputo di voler lavorare con le immagini, fin da piccola. Certo, nel frattempo ho coltivato molte altre passioni, come quelle per il canto e per la musica, ma le arti visive sono sempre state al centro del mio percorso. Eppure la vita è fatta di numerosissimi punti di snodo che potrebbero portarci verso direzioni diverse da quelle che avevamo in mente.
Vi siete mai chiesti chi sareste potuti diventare se non aveste fatto determinate scelte in favore di altre? Qual è il momento in cui avete deciso di prendere una strada professionale invece che un’altra? Quali esperienze che non trovano posto nel vostro CV vi hanno reso ciò che siete?
È da queste domande che è nato Non Résumé, un progetto di storytelling audiovisivo ideato insieme al regista e film maker Alberto Gambato, che si compone di un video documentario e di una piattaforma web in cui confluiscono le “non storie” di persone comuni.
Ne è scaturito un percorso intimo e personale in cui vengono valorizzati i percorsi di carriera non lineari, soprattutto attraverso i momenti di non scelta che hanno aperto nuove vie nelle vite professionali e personali di ciascuno.
Non Résumé è stato presentato a Göteborg, in occasione dell’evento Make Change, e in varie occasioni in giro per tutta l’Italia.